Graviola
Una pianta esotica che viene dalla Foresta Pluviale ci ricorda che il tumore e il cancro possono essere sconfitti in maniera naturale: si chiama Graviola e potrebbe essere la salvezza per milioni di persone affette dal cancro.
GRAVIOLA PIANTA ANTI CANCRO
Famiglia: Annonaceae
Genere: Annona
Specie: Muricata
Sinonimi: Annona macrocarpa, A. bonplandiana, A. cearensis, Guanabanus muricatus
Altri nomi: Graviola, soursop, Brazilian paw paw, guanábana, guanábano, guanavana, guanaba, corossol épineux, huanaba, toge-banreisi, durian benggala, nangka blanda, cachiman épineux .
Parti usate: foglie, frutti, semi, radici, corteccia.
Proprietà della Graviola:
Uccide le cellule cancerogene, rallenta la crescita dei tumori, uccide batteri e parassiti, riduce la pressione del sangue, regola i battiti del cuore, dilata i passaggi del sangue, calma, riduce gli spasmi, uccide i virus, riduce il dolore, espelle i vermi, stimola la digestione, ferma le convulsioni.
Dosi consigliate:
Infusione: Una tazza tre volte al giorno
Tintura: 2-4 ml tre volte al giorno
Capsule: 2 grammi tre volte al giorno
La graviola è un piccolo albero sempreverde di 5-6 m di altezza, con grandi, lucide, foglie verde scuro. Produce un grande frutto, a forma di cuore, commestibile che è di 15-20 cm di diametro, di colore giallo-verde e ha all'interno una polpa bianca. La graviola è indigena nella maggior parte delle zone più calde tropicali del sud e nord America, tra cui il Rio delle Amazzoni. Il frutto è venduto nei mercati locali nei tropici, dove è chiamato guanábana in paesi di lingua spagnola e Graviola in Brasile. La polpa del frutto è ottima per la preparazione di bevande e sorbetti e, anche se leggermente aspro-acido, può essere mangiato tranquillamente.
Medicine a base di erbe esotiche e Usa
Tutte le parti della Graviola sono usate in medicina naturale nei tropici, compresa la corteccia, le foglie, le radici, frutta e semi. Diverse proprietà e usi sono attribuiti alle diverse parti dell'albero: in generale, la frutta e i succhi di frutta sono presi per vermi e parassiti, per diminuire la febbre, per aumentare il latte materno dopo il parto e come astringente per diarrea e dissenteria. I semi vengono schiacciati e utilizzati contro i parassiti interni ed esterni, pidocchi e vermi. La corteccia, le foglie e le radici sono considerati sedativi, antispasmodiche,anti ipertensive e nervine, di solito ci si fa un tè per curare vari disturbi inerenti a tali disturbi. La graviola ha una lunga e ricca storia di utilizzo nella medicina erboristica come pure una lunga storia e tradizione registrata dagli indigeni.
Nelle Ande peruviane, viene usata per il catarro (infiammazione delle mucose) e il seme tritato viene utilizzato per uccidere i parassiti. Nelle zone peruviane la corteccia, le radici e le foglie venogno utilizzate per il diabete e come sedativo e antispasmodico. Le tribù indigene della Guyana utilizzano le foglie o la corteccia preparate per infusione come sedativo e tonico cardiaco. In Brasile l'infuso fatto di foglie viene usato per problemi al fegato e l'olio estratto dalle foglie e dal frutto acerbo viene mescolato con olio d'oliva e usato esternamente per nevralgie, reumatismi, oltre che dolori artritici. In Giamaica, Haiti e Indie Occidentali il frutto e/o il succo di frutta è utilizzato contro le febbri, i parassiti e la diarrea, la corteccia o la foglia vengono usati come antispasmodico, sedativo e regolatore del sistema nervoso, per problemi cardiaci, tosse, influenza, parto difficile, asma, ipertensione e parassiti.
foglie graviola
Diversi scienziati hanno studiato la pianta di Graviola fin dal 1940 trovando che l'intera pianta produca sostanze utili a combattere i tumori come tre studi diversi hanno attestato e questo senza danneggiare le cellule sane, sono stati infatti pubblicati ben otto studi clinici a riguardo. La sostanza che riguarda la Graviola si chiama Acetogenineche si è dimostrata vincente anche a dosaggi bassi sulle cellule tumorali (non più di una parte per milione) come è stato dimostrato da quattro studi scientifici pubblicati nel 1998 che hanno confermato di come le qualità della Graviola e delle acetogenine abbiano qualità anticancro, antitumorale e antivirale molto alte e non presentino grossi problemi di effetti collaterali (purché si rispettino i dosaggi e i controlli medici preposti). Nel 1997 unno studio sugli alcaloidi presenti nella graviola ha presentato possibilità antidepressive negli animali: in sostanza questi prodotti presenti nella pianta agirebbero come inibitori dei processi enzimatici presenti nelle membrane delle cellule tumorali e cancerogene, ecco perché le acetogenine sono tossiche per le cellule malate ma non quelle sane. La Purdue University, a Ovest di Lafayette, Indiana, ha condotto una gran quantità di ricerche a riguardo, gran parte finanziate dall'Istituto Nazionale della salute (National Institute of Health (NIH)) e l'Istituto nazionale per il cancro (National Cancer Institute) riuscendo a depositare almeno 9 brevetti riguardanti la ricerca anti tumore.
Solitamente le cellule tumorali riescono a sviluppare una resistenza ai farmaci che dovrebbero debellarle mentre sembra dalle ricerche fatte, che la graviola riesca a disattivare questi processi bloccando le "pompe cellulari" che servono a nutrire le cellule malate. Purtroppo il fatto che non si possano brevettare piante o simili fa desistere le lobby della ricerca ad approfondire gli studi per trovare cure per cancri e tumori che potrebbero essere curati con successo con la graviola quindi, chi è malato, aspetta e spera che le istituzioni americane (si perché quelle italiane stanno dietro a "problemi come il fatto che le sostanze come vitamine e sali minerali li possano vendere solo le farmacie o che le tisane potrebbero essere pericolose...). In molti malati hanno cominciato a usare tisane a base di graviola utilizando goflie e parti della pianta per coadiuvare le cure standard contro il cancro di cui soffrono: la graviola è certamente un rimedio promettente e che ancora una volta sottolinea l'importanza di preservare la nostra foresta pluviale proteggendo gli ecosistemi.
Forse, se abbastanza persone credono che la possibile cura per il cancro sia veramente racchiusa in una foresta pluviale prenderanno le misure necessarie per proteggere le piante rimanenti dalla distruzione. Un ricercatore che studia la graviola ha estrapolato questa idea: "Nel tempo di preparazione di questo riesame che dovrebbe decidere se poter usare la graviola oppure no da parte delle istituzioni, oltre 350 tipi di acetogenine sono state isolate da 37 specie vegetali. I nostri iniziali sforzi mostrano che circa il 50%, di oltre 80 specie annonacee studiato, sono significativamente bioattive e sono degne di frazionamento; pertanto, questa classe di composti può essere destinata a continuare a crescere in un tasso esponenziale in futuro, a condizione che il sostegno finanziario per questo sforzo sia continuativo. Con la scomparsa delle foreste pluviali tropicali mondiali, tale lavoro è ostacolato dalla mancanza di prodotto fresco e genuino poiché esse si stanno estinguendo e quando ciò accadrà tutto sarà perduto. "
Preparazione tradizionale: La dose terapeutica viene indicata essere 2 grammi tre volte al giorno in capsule o compresse. Un infuso standard (una tazza 3 volte al giorno) o di 4:1 standard di tintura (2-4 ml tre volte al giorno) può essere sostituito se desiderato.
Controindicazioni
La graviola non deve essere usata durante la gravidanza, o da chi soffre di pressione bassa, chi prende medicinali per diminuire la pressione alta dovrebbe chiedere al medico se può assumere anche la graviola poiché andrebbe a sommarsi alle medicine che sta già prendendo procurando alterazioni anche gravi della pressione, non assumere per lunghi periodi poiché la graviola potrebbe uccidere i microbi buoni presenti nel nostro corpo portando scompensi (si consiglia sempre in questi casi di assumerla affiancandola con sostanze per la ripopolazione della flora batterica specie se la graviola viene usata per più di 30 giorni).
Se assunta in grandi dosi la graviola può generare nausea e vomito, ridurre quindi di conseguenza la dose giornaliera se si verificassero di questi problemi. Uno studio con ratti trattati con uno estratto di corteccia inseritoi per via intragastrica (a 100 mg / kg) ha registrato un aumento della dopamina, noradrenalina, e monomine ossidasi, nonché una inibizione rilascio di serotonina in ratti indotti allo stress. Estratti alcolici di foglia di graviola non hanno mostrato tossicità o effetti collaterali in topi a 100 mg / kg, tuttavia, ad un dosaggio di 300 mg / kg, una riduzione del comportamento esplorativo ed è stata osservata una riduzione della mobilitazione intestinale. Se si verificano sedazione o sonnolenza, ridurre la quantità utilizzata.
Interazioni con altri farmaci: Non sono stati segnalati, tuttavia, la graviola può potenziare farmaci antipertensivi e regolatori cardiaci. Essa può potenziare farmaci antidepressivi e interferire con farmaci MAO-inibitori.
fonte http://www.rain-tree.com/graviola.html