Yoga pulizia del corpo pratiche grossolane
Queste pratiche continuano e completano il lavoro di pulizia svolto dagli esercizi “Grezzi” e permettono all'adepto di iniziare a sintonizzarsi meglio sul simbolo di ciò che il cammino yoga gli addita.
- Salto del coccodrillo
- Salto della rana
- Salto della lepre
- Salto della scimmia
Salto del coccodrillo:
Distesi a terra in posizione prona, portare le mani ai lati del petto, puntare a terra, ripiegando in dentro, le dita dei piedi, mantenendo uno spazio tra un piede e l'altro pari alla misura del proprio bacino.
Durante un'ispirazione sollevare il bacino da terra spostare tutto il peso del corpo sulle mani e con la forza delle braccia e dei muscoli addominali balzare in avanti espirando con vigore.
Terminato il balzo, ritorneranno a terra le mani e le punte dei piedi mentre le gambe e il busto formeranno un'onda elastica che porterà la pancia vicina al suolo, che potrà anche sfiorarlo ma senza ricadere giù totalmente.
I balzi a piccola distanza l'uno dall'altro continueranno per sei volte, è necessario perciò fare questo esercizio avendo davanti a sé uno spazio vuoto di qualche metro più lungo della propria altezza.
Anche solo dalla spiegazione si può immaginare l'intensità e la forza di questa pratica che dovranno certo evitare le persone molto magre e fragili o con problemi alla colonna vertebrale.
Dopo l'esecuzione dei balzi del coccodrillo si resta in posizione prona per alcuni minuti finché il battito cardiaco tornerà calmo e regolare: nel corpo resta resta ancora per un po' l'eco di ciò che si è appena eseguito, di quella forma, si rilassano poi le braccia quindi si rilassa il corpo intero.
Salto della rana:
Accovacciati a terra con i piedi aperti come la misura del bacino, le punte rivolte verso l'esterno e le ginocchia ben divaricate, poggiate le mani, rivolte verso l'esterno, aperte come la misura delle proprie spalle, distanti dai piedi tanto da formare con questi un quadrato.
Sollevando bene il bacino verso l'alto inspirare , spostando il peso del corpo sulle braccia, staccare i piedi dalla terra e saltare avanti espirando vigorosamente, eseguite 6 salti consecutivi.
Anche qui abbiate l'accortezza di avere campo libero di fronte a voi; dopo l'esecuzione del salto della rana si resta per alcuni minuti un posizione confortevole ad ascoltare il respiro finché torna calmo e rilassato, poi si rilassano le braccia e il corpo.
Salto della lepre:
A terra il ginocchio seduti sui talloni con le ginocchia unite e i piedi a terra, poggiare le mani al suolo, aperte tra loro come la misura delle proprie spalle e distanti dalle ginocchia circa una trentina di centimetri.
Mantenere le ginocchia unite, stendere bene il busto diritto e spingere con forza il mento verso l'alto: inspirare staccando i piedi e il bacino dal suolo ed espirare con vigore saltare in avanti.
Le ginocchia ritrovandosi tra le mani tornano a terra insieme ai piedi con il bacino appoggiato sopra di questi; le mani tornano a spostarsi in avanti ogni volta a ogni balzo: eseguire sei salti.
Dopo aver eseguito questo esercizio si trovi una posizione confortevole che permetta l'ascolto del respiro finché non sarà tornato calmo e regolare, poi rilassare le mani e il corpo.
Salto della scimmia:
In piedi, aperti più della misura delle proprie spalle, flettere un poco le ginocchia e lasciar scendere in avanti il busto finché le mani giungano a terra mantenendo rilassate e morbide le braccia. Inspirando staccate dal suolo mani e piedi saltando ed espirando con vigore balzare in avanti, per tornare a toccare la terra come nella posizione di partenza.
Ripetete sei volte l'esercizio: dopo l'esecuzione lasciate calmare il respiro e infine rilassate mani e corpo.