Capire i propri sogni

 

Capire i propri sogni

L'IMPORTANZA DI CAPIRE I PROPRI SOGNI

Dormiamo circa un terzo della nostra vita e il sogno occupa un quarto del nostro sonno, questo significa che i sogni coprono un dodicesimo della nostra vita, per questo ci possiamo rendere conto della loro importanza solo se apprendiamo come essi possano agire nella nostra esistenza, il sogno assolve in effetti a più funzioni, compensando certi squilibri creati in noi durante lo stato di veglia.

Ci informa sulla nostra situazione interiore ed esteriore, ci mette in relazione con gli altri, funzione telepatica, predice avvenimenti futuri, ci fa muovere nello spazio, ci fa accedere a differenti livelli di percezione e ci introduce nel mondo dell'aldilà, ci fa accedere a differenti livelli di percezione e ci introduce nel mondo dell'aldilà.

Molti sostengono di non sognare, ma è provato che, se così fosse, la gente impazzirebbe. Tutti sognano, sognare è una necessità della nostra vita psichica.
Si capisce che una persona sta sognando dai movimenti dell'occhio e della palpebra, e partendo da queste informazioni, un gruppo di ricercatori americani ha provato a svegliare alcuni soggetti appena essi cominciavano a sognare, dopo questo trattamento ripetuto per alcune notti, i soggetti chiesero di interrompere l'esperimento, che risultava troppo traumatizzante, e di poter ritrovare l'attività onirica, indispensabile al loro equlibrio.

Ma allora perché spesso non si ricordano i sogni che fanno?

Le cause sono molteplici, una delle prime è la paura naturale, atavica per cosi dire, dell'inconscio infatti temiamo tutto ciò che è ignoto e irrazionale, cosi come temiamo le tenebre e la follia, eppure dobbiamo scendere a patti con l'inconscio, che costituisce una parte importante della nostra vita e del nostro comportamento.
L'uso del tabacco è un esempio quotidiano di un atto irrazionale ben radicato e largamente accettato, così come l'uso e l'abuso di droghe e altre sostanze atte a rilassare la mente più che l'organismo, poiché il nostro essere, non vivendo in una società idilliaca, è sottoposto a una eccessiva pressione, sia mentale che fisica,
A questa paura naturale si aggiunge quella provocata da qualsiasi contatto con l'ignoto, e l'inconscio è l'ignoto per eccellenza poiché abita nel profondo di noi stessi, tutto ciò che è misterioso, magico, premonitore e impalpabile viene sentito dalla ragione come un pericolo.

La scienza moderna, che ebbe in un primo tempo la pretesa di sopprimere completamente il mistero, ha contribuito a mettere al bando tutto ciò che è irrazionale e a mantenere il sogno in un'atmosfera di sospetto, fortunatamente, Freud e Jung hanno avuto il coraggio di immergersi nella materia confusa dell'inconscio, messo in scena nel sogno, per portare a galla l'anima contemporanea che rischiava, ignorandolo, di naufragarvi.

Ciò non impedisce che alcuni, ancor oggi, siano sconvolti dal mistero, per una specie di fobia nei confronti di microrganismi psichici. Costoro amano credere che la scienza abbia una risposta per tutto (cosa molto rassicurante) e preferiscono ignorare che il mistero ci circonda,. essendo esse persone timorose, a cui basterebbe schiudere la porta ai sogni per diventare a poco a poco coraggiose, in questo caso devono soltanto voler ricordare, e i sogni non li abbandoneranno più.

I sogni si dimenticano anche per l'abitudine di pensare che non siano utili, infatti quasi tutti gli adulti hanno fatto da piccoli l'esperienza dei sogni ma, non avendone compreso il senso, li hanno considerati una divagazione infantile e hanno continuato a credere che l'attività onirica sia, in realtà, priva di significato, e questo atteggiamento ha creato in queste persdone l'abitudine a dimenticare i sogni fatti durante il sonno.

La terza causa per cui si dimenticano i sogni è che non si sa come ci si deve svegliare per poterli conservare: il ricordo onirico non sopravvive infatti a un brusco risveglio.

Esistono anche sognatori instancabili, capaci di inondarvi ogni mattina di sogni-fiume, che grondano di dettagli, si tratta spesso di persone che, in stato di veglia, parlano senza sosta e che adottano con grande naturalezza lo stesso comportamento durante il sonno: un flusso di immagini oniriche corrisponde a un flusso verbale nella vita diurna, Perls definisce questa sovrabbondanza «diarrea mentale», ovvero persdone che cercano di sfuggire dalla realtà che vivono tutti i giorni tramite la vita onirica, unpò come si usa fare al giorno d'oggi tramite certi tipi di Social molto in voga.

Anche le persone che hanno il sonno leggero sognano moltissimo, poiché il dormiveglia le mantiene alla soglia d'emergenza dei sogni, in ogni caso, per loro come per tutti i grandi sognatori, è meglio concentrarsi sui sogni dell'alba, che sono i più significativi, in caso contrario, esse rischiano di perdersi in una babele di immagini e di non avere abbastanza tempo per approfondire un materiale troppo abbondante.

 

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