Significato esoterico dei corvi e cornacchie
In Irlanda quello della cornacchia è uno dei nomi della dea della guerra che usa questa forma oltre che quella di latri animali per mostrarsi agli avversari: presso i nativi americani la cornacchia è la custode di grandi misteri, è l'unico animale che ha la possibilità di trsgredire le leggi di questo mondo, in quanto può trasformarsi o essere presente in due luoghi contemporaneamente.
La figura del corvo invece è più contraddittoria: se in Cina è considerato uccello legato all'aspetto negativo della morte e quindi lugubre e funesto, in Giappone è simbolo dell'armonia familiare, messaggero divino e, proprio come nella tradizione Maya, diventa portavoce degli dei del tuono e del fulmine, mentre in India è chiamato "il messaggero della morte" in contrapposizione alla valenza pèositiva e divina che ha in Grecia come volatile consacrato ad Apollo, lo stesso vale per la mitologia nordica germanica, ricordiamoci infatti che i corvi erano ritenuti i compagni di Odino e come egli sia spesso raffigurato con questi uccelli appollaiati sul suo seggio.
Anche per i nativi americani il corvo è soprattutto considerato come foriero di mistero e magia, forse perché spesso presso le loro tribù il colore nero non ha mai avuto un significato negativo come è prevalente in occidente; il corvo è ambasciatore del grande vuoto che risiede oltre il tempo e lo spazio, nelle cerimonie indiane di guarigione esso appare come ricettacolo dei flussi di energia, tramite i quali le malattie vengon vinte e disperse.
Nei racconti mitologici dei nativi americani il corvo è l'animale che all'origine del mondo quando la terra era avvlta ddall'oscurità e non ancora abitata dagli uomini, rubò il sole per portarlo sulla terra.