News incidente francese nucleare
Un altro allarme di inquinamento da radiazioni derivato da un incidente sul confine Franco-Germanico avvenuto oggi, nella regione dell'Alsazia al confine con la Germania, nella centrale nucleare di Fessenheim, dove un incendio ha causato alcune vittime e diversi feriti.
Causa questa volta dell'incidente sarebbe una reazione chimica non voluta avvenuta nel reattore nucleare di vecchia tecnologia,così è stato riferito dai pompieri che sono intervenuti prontamente a spegnere l'incendio provocato, che è stato riportato sotto controllo molto in fretta, almeno dalle scarne informazini che trapelano dagli organi di informazione e dalle stesse agenzie di controllo per l'uso dell'energia atomica in Europa e nel mondo.
Charlotte Mijeon, alle 17:55, facente parte dell'organizzazione antinucleare 'Sortir du nucleare', spiega che la causa dell'indicente è da attibuire alla fuoriuscita di vapore che rappresenta un fatto non grave ma che potrebbe essere il sintomo di un incidente serio, per il momento, da quello che sappiamo, i feriti sarebbero di lieve entità, anche se ancora nessuno vuole accennare alle vittime di cui parlano le fonti locali.
L'Edf, l'ente nazionale che gestisce l'energia, ha comunicato che la situazione è prontamente ritornata sotto controllo, anche se la centrale in questione doveva essere fermata nel 2017 per una promessa fatta agli ecologisti da François Hollande durante la sua campagna presidenziale.
Da quanto riportato sempre dall'Edf, il gigante dell’energia francese, nega che ci sia stato un reale incendio con conseguente fuga radioattiva e asserisce che il problema sia stato risolto.
Per essere precisi, sembra che l'incidente sia accaduto durante le normali azioni di manutenzione del reattore che ha indotto la fuga di vapore che ha causato ustioni agli addetti ai lavori presenti in quel momento, ma non ha causato o avuto bisogno di bloccare la produzione di energia.
Sempre L'Edf asserisce che si tratti di una cosa totalmente differente dall'incidente accaduto a Fukushima, questa a detta di Giuseppe Mazzitelli, responsabile del Laboratorio per la gestione dei grandi impianti sperimentali dell’Enea dicendo anche che in linea di principio, in impianti di questo tipo una dispersione di materiale radioattivo è possibile solo se le pareti di cemento dell’edificio vengono danneggiate.
Entrambi gli impianti della centrale di Fessenheim sono infatti reattori ad acqua pressurizzata, o Pwr (Pressurized water reactor), mentre gli impianti di Fukushima erano reattori ad acqua bollente, del tipo Bwr (Boiling Water Reactor).