Prevedere i Terremoti

prevedere terremoti giulinaiSi possono prevedere i terremoti? Giuliani, come il suo precursore Raffaele Bendandi, porta avanti le sue ricerche sui precursori sismici da molti anni, ed ha raccolto materiale sufficiente per capire le basi  nelle quali i parametri subiscono fluttuazioni nel corso dell'attività della crosta terrestre.

Si possono prevedere i terremoti?

Egli asserisce che tutti i fenomeni universali hanno delle cause che li producono, lo studio e la consocenza delle cause ci possono permettere di prevedere i fenomeni, se ad esempio in Emilia si fosse potuto avere delle installazioni come quelle presenti in Abruzzo, sicuramente si avrebbero avuti le prove delle avvisaglie inerenti a quanto poi si verificò come evento distruttivo.
Alcune delle cause che producono i terremoti sono quei fenomeni che accrescono lo stress cui vengono sottoposte le rocce della crosta terrestre, riscontrabili, come egli continua dicendo, dalla variazione del flusso del gas radon che emerge dalla crosta terrestre, indicando la preparazione prossima di un sisma, e questo lo si evince dai dati raccolti nelle stazioni di osservazione presenti a Coppito (L'Aquila), Ripa Fagnano (AQ), Magliano de'Marsi (Avezzano - AQ).
I poteri politici, che in altre occasioni avrebbero potuto instaurare un controllo sul territorio dando anche i fondi per la ricerca, non lo hanno fatto ma non per mancanza di denaro, ma solo ed unicamente perché quei soldi dovevano andare a ricercatori in comunella ai suddetti o ad arricchire qualche ricercatore inutile venduto ai poteri forti, queste le parole di Giuliani.

Egli continua dicendo che attraverso un controllo attento del territorio anche solo per mezzo dell'utilizzo disismometri e accellerometri, sarebbe possibile avere un buon margine di sicurezza e prevedibilità sugli accadimenti sismici, almeno in tutti quei casi in cui il terremoto si preannunciasse attraverso una serie di eventi nella stessa zona epicentrale e con il grado sismico di incremento, giorno dopo giorno, infatti quasi tutti i grandi terremoti si annunciano facendosi sentire almeno tre volte prima del loro arrivo.

Giuliani condivide molto della ricerca di Bendandi, alcune delle sue intuizioni si correlano con una buona parte delle osservazioni sulle variazioni di radon, poi, sicuramente, l'influenza planetaria è uno dei fenomeni che trova riscontri sulle cause dei sommovimenti della Terra, ma sempre per scelte politiche, tutte le ricerche postulate con dati alla mano, vennero cestinati per una più comoda e redditizia (per chi è ed è stato al potere) accettazione valutativa che definiva non prevedibili certi fatti.
Quando si parla di eventi planetari che coinvolgono il nostro pianeta, primo fra tutti è proprio il Sole a condizionare la Terra, infatti questo astro attraverso la sua attività, determina l'evoluzione geofisica della Terra e di tutto ciò che su di essa vive e poi muore.
Esistono poi anche delle convergenze che si evolvono in peggiorativi in merito all'argomento che stiamo trattando come il fracking o hydrofracking (link) che è il metodo più economico per l''estrazione degli idrocarburi e dei gas: l'uso indiscriminato sui territori a rischio sismico (infatti tale tecnica viene usata per causare micro terremoti per aiutare le sostanze da estrarre a uscire dalla terra) può produrre terremoti di intensità da 5.0 a 5.5 della scala Richter.

Ogni volta che l'equlibrio dell'ambiente viene modificato e alterato, la natura stessa effettuerà un riequilibrio utilizzando fenomeni che spesso possono risultare pericolosi.

In sostanza, Giuliani, continua ad asserire che i fondi ci sarebbero ma continuano ad essere distratti verso obiettivi di scarsa utilità ma grande pregio economico o per interessi personali messi in atto da elementi illustri della nostra politica che vengono appoggiati da scienziati, o pseudo tali, senza ritegno per l'incolumità della gente e senza scrupoli pur di accaparrarsi denaro che molti non tarderebbero a definire "sporco".

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