La fratturazione idraulica, spesso denominata fracking o hydrofracking, è lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso.
Dal Ministero delle Infrastrutture arriva la smentita delle innumerevoli voci che, negli ultimi giorni, dopo gli eventi Emiliani del 20 Maggio 2012, hanno portato tutto il pubblico di internet a pensare che potessero esserci delle omissioni riguardo alle cause scatenanti i terremoti, che tutt'ora instillano paura nei cuori dei Modenesi e non solo.
Una nuova parola è entrata di diritto nelle menti e nelle fantasie più angoscianti degli Italiani, il Fraking, tecnica questa che serve ad aumentare l'estrazione delle aziende petrolifere, ma il massimo della rabbia, gli utenti, lo hanno raggiunto con la storia che si volessero creare dei siti di stoccaggio di gas nel sottosuolo, che non c'è nemmeno a quanto dicono le amministrazioni locali: si tratterebbe dell'impianto che dovrebbe sorgere a Rivara in provincia di Modena, proprio vicino a San Felice sul Panaro, esattamente li in mezzo al cratere del terremoto.
Purtroppo per i complottisti si è visto che perfino la Regione Emilia Romagna aveva dato un rifiuto secco all'inizio dei lavori , viste anche tutte le polemiche che il fatto aveva provocato nei cittadini, comunque tale impianto al momento non esiste materialmente.
Alcuni si sono spinti anche più in là ipotizzando che nel sito fossero state messe in atto alcune tecniche di estrazione del gas e degli idrocarburi, come per esempio il fracking ( fratturazione idraulica), o dello shale gas, che in altre aree del mondo vengono impiegate abitualmente ma che sono state – in alcuni contesti geologici particolari – accompagnate anche da fenomeni significativi, tra cui piccoli terremoti.
Ma esattamente a cosa corrisponde questa tecnica che viene ripetuta in ogni TG?
Sostanzialmente si sfrutta la pressione di un fluido, generalmente acqua o gas, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso già trivellato e aumentare poi la quantità di idrocarburo estratto da un giacimento, arrivando a certe profondità per poi piegare la perforazione parallelamente al terreno.
Si dice che da inizio anno sono stati 632 i terremoti in Italia e gli ultimi tutti in Nord Italia proprio nelle zone vocate a Shale gas interessate alla pratica del fracking, ma in molti non sono ancora riusciti a ricollegare tale tecnica con i sommovimenti sotterranei.
Prima che il terremoto del 20 maggio colpisse si sono avute fuoriuscite di acqua dal terreno , in special modo a Bondeno (Ferrara) con la fuoriuscita di acqua e sabbia provocata dall’aumento del livello dell’acqua di falda che ha preceduto le scosse.
Dopo l'ottenimento dei permessi di estrazione dati dal Ministero delle infrastrutture alle Compagnie petrolifere americane, i terremoti sono aumentati in Italia, sembrerebbe proprio per l'uso di questi sistemi che provocano più danni che introiti.
Per il settore gas, infine, il ministro apre allo “sfruttamento dello shale gas”, ovvero l’utilizzo di pratiche estrattive devastanti per il delicato equilibrio idrogeologico della Basilicata, che consiste nell’utilizzo di tecniche quali il fracking per estrarre petrolio e gas dalla fratturazione delle rocce scistose. Queste pratiche sono vietate in molte nazioni, compresa l’Italia, proprio per i gravi rischi di contaminazione dell’ambiente e delle falde idro-potabili.