Guida ai Viaggi astrali Obe
Una persona comune vede, normalmente, degli altri uomini, solamente la forma fisica e, se non possiede una certa conoscenza esoterica, acquisita con lo studio e con l'intuito, sicuramente non riesce a supporre che l'essere umano si possa dividere in due parti vitali, una fisica e l'altra immateriale.
In verità, la distinzione fra parte fisica e parte immateriale, espressa semplicemente così, è alquanto approssimativa, poiché la parte sottile, immateriale appunto, si divide poi ancora in diversi corpi di energia, e allora potremmo parlare di astrale, di eterico, di mentale e così via fino all'anima, l'essenza ultima che prosegue la propria evoluzione reincarnandosi di individuo in individuo. Come già abbiamo fatto a proposito della distinzione fra i diversi piani di esistenza, ci limitiamo qui per praticità a considerare la realtà fisica e la realtà sottile, con i relativi corpi, senza addentrarci in approfondimenti che complicherebbero troppo questo testo, che vuol essere innanzitutto scorrevole e di pratico utilizzo.
Segnaliamo ancora soltanto il concetto di aura: si tratta dell'alone, a forma grosso modo ovale, che i corpi sottili disegnano intorno al fisico di ognuno. Il corpo materiale di ogni uomo, in altre parole, si trova all'interno di questo corpo di energia, ne è circondato e, per certi versi, realizza con questo le sue prime difese e le sue prime percezioni. In genere l'uomo, scoprendo questa duplice realtà, difficilmente accetta, anche solo come ipotesi, l'esistenza di un secondo corpo, non fisico: il corpo astrale. Più ancora con difficoltà, può concepire che questo, in condizioni particolari, possa staccarsi coscientemente dal corpo fisico. Lo sdoppiamento è un fenomeno che deve essere programmato con una certa attenzione nel tempo.
Immaginate che una parte di voi si stacchi dal corpo avrete certo presente quel genere di sensazioni che si avvertono stando rilassati nel dormiveglia, soprattutto se si è molto stanchi (e più si è stanchi, più è possibile che questo si verifichi): sopraggiungono improvvisi l'idea di sprofondare, senso di vibrazione, impressione di precipitare come se il letto non ci fosse, o di uscire fuori o di avere delle uscite laterali. Dura in genere un istante, contraddistinto dalla sensazione di cadere nel vuoto, poi vi ritrovate, magari, in una posizione diversa da quella in cui avreste pensato di essere. Generalmente, certe sensazioni che giungono nella fase onirica indicano proprio degli sdoppiamenti istintivi, repentinamente interrotti e rientrati per qualche motivo. Così come, altrettanto spesso, nel sogno il viaggio astrale lo si effettua completamente. Come abbiamo già detto, ogni essere umano, nel corso della propria vita, può esperimentare lo sdoppiamento durante il sonno, perciò incoscientemente.
In genere, lo sdoppiamento si manifesta più facilmente in stato di coscienza non desta, durante svenimenti o in stato di anestesia. Può verificarsi con una certa facilità in occasione di interventi chirurgici, quando lo stato fisiologico di un individuo è molto debole, con una pressione molto bassa e con l'immissione in corpo di sostanze tossiche, a fini anestetici, che provocano un addormentamento artificiale. Sono noti i casi di persone in grado di descrivere per filo e per segno gli interventi subiti - esistono diversi libri che raccolgono queste esperienze - ai quali hanno assistito in sdoppiamento, fluttuando per la camera operatoria, in genere ancorati al lampadario che illumina l'intervento.
Una particolare sensibilità all'anestesia - o un'anestesia particolarmente violenta - può provocare, invece della messa in un cantuccio come in genere avviene in questi casi, l'espulsione violenta della parte cosciente: si tratta di casi, non frequenti ma neppure rarissimi, di sdoppiamenti involontari però coscienti. Durante il sonno, in particolare, vi è la maggiore predisposizione a uscire involontariamente dal proprio corpo, ma in questi casi lo sdoppiamento viene difficilmente riconosciuto e ricordato perché la persona tende, per meccanismi inconsci di difesa, a dimenticarlo. Spesso, gli avvenimenti vissuti durante uno stato di sdoppiamento, fuori, quindi, dal proprio corpo, anziché essere ricordati vengono immagazzinati sotto forma di sogno, in maniera perciò simbolica. Il sogno, infatti, può essere quella condizione-base che può racchiudere la sintesi delle nostre esperienze. Stiamo parlando di un sogno inteso non come semplice sfogo e rigenerazione delle nostre parti inconsce, ma di quella parte di vita che un individuo vive oggettivamente, nella sua realtà onirica, e di notte possiamo spostarci liberamente, in quanto vengono a sparire i freni che la parte cosciente pone sottoforma di paura.
Talvolta, così, ci ricordiamo di sogni intensi, ma così intensi e nitidi che non sembrano neppure sogni: in effetti, non abbiamo sognato di camminare su quell'erba umida, tanto da avere ancora una leggera sensazione di bagnato sotto i piedi, ma ci siamo sdoppiati, transitando su un prato che - abbiamo percepito - era fresco di rugiada. Il viaggio astrale mascherato da sogno è cagione anche di certe sensazioni tipo ma io qui ci sono già stato che abbiamo recandoci in luoghi che, pur essendo la prima volta che visitiamo, ci paiono familiari: evidentemente li avevamo già visitati in astrale, durante il sonno, e ci erano pure piaciuti. Uno sdoppiamento può anche avvenire mediante l'assunzione di sostanze stupefacenti, ma ciò è estremamente dannoso per l'organismo, oltre che poco degno, in quanto brucia alcuni contatti mentali, inibendo così, in modo definitivo, ogni possibilità paranormale.
Diversa è la condizione di una persona esperta, ad esempio uno sciamano, che assume una quantità ben calibrata di droga per tonificare certe possibilità che il suo corpo, a causa dell'invecchiamento, naturalmente perde, e che invece a lui sono necessarie per curare le genti che gli sono affidate o per realizzare altri interventi propri del suo ruolo. È un esempio, probabilmente unico, di utilizzo cosciente di una droga: l'uso di stupefacenti da parte invece di persone psicofisicamente in efficienza, al di là di ogni considerazione di carattere etico e sociale, anziché potenziare quest'efficienza va letteralmente a bruciare le possibilità dell'individuo, in quanto la droga interviene come forte elemento estraneo a modificare equilibri delicatissimi, talvolta lasciando segni indelebili di tale bruciatura.
Possibili sono anche sdoppiamenti a seguito di traumi, caso tipico l'incidente automobilistico: tu hai un incidente e subito, per un meccanismo di conservazione della vita stessa, tutto si rallenta, e in un attimo hai concentrato un tempo soggettivo enormemente lungo che ti permette di andare a rivedere tutto il film della vita. È un evento tipico di ogni shock di una certa violenza. Lo spavento può sbatterti fuori dal corpo, e tu ti vedi lì, immobile, con i soccorritori e i curiosi che ti girano intorno... Il trauma, insomma, in base a un meccanismo che e di autodifesa (allontano la vita dal corpo che è in pericolo) ti espelle; poi, piano piano, vieni riassorbito dal fisico.
Stessa cosa avviene con la morte per incidente, quando vieni sbalzato fuori e fuori rimarrai finché non sarai richiamato non tanto dal ristabilirsi dello stato psicofisico quanto dall'irrigidimento di certi legami tra fisico e astrale, di cui parleremo più avanti. Esiste anche, seppur rarissima, la possibilità di sdoppiamento spontaneo, quando lo si voglia o quasi, così come esistono i sensitivi particolarmente naturali, si tratta, più che di imprecisioni della natura, di talenti ereditati da vite precedenti, in cui si erano particolarmente sviluppate certe tecniche, di scuola in scuola, e ce ne è rimasto addosso un segno. Se da un lato questa può essere una fortuna, dall`altro è un implicito impegno a utilizzare ai fini del proprio progresso spirituale questo potere; e sarà il libero arbitrio personale a far pendere la bilancia del karma da una parte o dall'altra, a seconda che si sia sprecata o fatta fruttare tale possibilità. Molto potere a chi non lo usa, si dice in magia, ma molto di più a chi lo usa bene.
Comincerete, a un certo punto, a diventare una specie di goccia, un qualche cosa che esce da voi e comincia a galleggiare. All'interno della goccia sono presenti tutti i sensi; questi non devono identificarsi in una forma fisica perché la nostra parte pensante, il nostro pensiero attento, il nostro osservare, non ha bisogno di organi in quanto percepisce attraverso tutta la propria ipotetica superficie, in altre parole, è un concentrato dei nostri sensi, un concentrato delle nostre sensazioni, del nostro modo di sentire, di percepire, di guardare, di esaminare ciò che ci sta attorno, anche se siamo nel buio più assoluto, riusciamo a percepire con chiarezza tutto ciò che è attorno a noi.
Quella parte che è fuoriuscita può spostarsi indirizzata dal pensiero. Un metodo per allenarsi consiste nel percorrere un tragitto, pensato prima, con la vostra parte sottile, indirizzandola con la mente. Immaginate che questa vostra parte sottile esca da casa vostra e percorra una strada che voi conoscete. Uscirà quindi dalla porta della vostra stanza, compirà un determinato numero di passi. percorrerà il corridoio, uscirà dalla porta principale, scenderà le scale, varcherà il portone uscendo così per strada, e così via. E' questo un ottimo allenamento per indirizzare i propri corpi sottili solo con la mente. Vi accorgerete, in fase di viaggio astrale, che è anche possibile che i vostri corpi rimangano un po' indietro rispetto alle vostre proiezioni mentali, e quindi dovrete impegnarvi di più per raggiungervi; ecco l'importanza dell'essere già abituati a questa pratica.