Il Qi l'energia Taoista
La fusione dell'energia individuale con la grande forza cosmica (il QI) è l'oggetto degli esercizi meditativi del risveglio, praticati dall'adepto taoista: questa energia presente in tutta la natura animata e inanimata, è oggetto di un elaborato sistema di simboli, volta mettere in accordo il corpo umano con l'ampio contesto cosmico.
La testa corrisponde al Cielo, i capelli alle stelle, gli occhi al Sole e le orecchie alla Luna; il sangue che scorre nelle vene è chiaro simbolo della pioggia che alimenta i fiumi e i corsi d'acqua nel paesaggio, il quale a sua volta è rappresentato dalle ossa (montagne) e dagli orifizi (valli): un'attenta osservazione della natura permette d'intendere il senso del destino umano.
Il Qi è una energia difficile da spiegare, poiché fa parte di più tipologie contemporaneamente, una miscellanea di energia elettromagnetica, nervosa, alimentata sia dalla parte organica che inorganica (alimenti, bevande e ossigeno), che aiuta e sostiene la vita in ogni essere esistente, non solo quelli che noi riteniamo “viventi”.
Il Qi circola in canali detti meridiani energetici, usati dall'agopuntura per guarire, o uccidere (vedi arti marziali), passa per tre punti principali detti Tan-t'ien, i cosiddetti tre gioielli o fiori, a seconda della cultura a cui si fa riferimento, aventi collegamenti con la parte fisica, mentale ed emozionale dell'essere umano, essi si dividono in basso, medio e alto.
L'obiettivo del taoismo è di raggiungere l'equilibrio in questi “calderoni” per poi far riunire le loro energie nella testa che rappresenta il tan-t'ien alto, da qui poi si potrà usare una infinità di tecniche per cercare di raggiungere una sorta di consapevolezza cosmica che dovrebbe assicurare la vita eterna, in astrale, della persona.