Significato delle Rune WUNJO
Nome: Wunjo, Winja, Wynn, Vend.
Suono: w
Senso Simbolico: la gioia, l'estasi, Odino, la Via, parentela tra esseri, armonia nel clan, insegna della tribù.
Runemal. Il grande libro delle rune
Iniziazione alle rune. Teoria e pratica
Ecco una nuova runa assai importante, un'altra collegata ad Odino, forse la runa di Odino/Wodan stesso, poiché è l'iniziale di Wodan/Woden, Wunjo è la runa della gioia, racchiudendo i principi di gioia, estasi ( Wodan è etimologicamente il Dio dell'estasi), armonia interiore così come nel clan. E' una runa molto importante su cui bisogna meditare, poiché viviamo in un mondo che mantiene una visione assai negativa dell'esistenza, basta guardare nei film, nei telegiornali, nei reportage, dove tutto sembra volerci far affondare in uno stato negativo , per mantenerci in quello stato, come se d'altronde fosse causato dagli altri.
Ci deresponsabilizza, mentre fin dall'infanzia ci dovremmo formare alla gioia e a essere responsabili di quella stessa gioia: il nostro subconscio è impregnato sin dalla più tenera età, di negatività, e questa runa è una delle chiavi della resurrezione del nostro popolo e della nostra terra, poiché lavorando attivamente su di sé, poi proiettandola sugli altri, ci risvegliamo e il nostro intero essere s'impregna della sua energia, facendoci vibrare in maniera diversa, e allora possiamo risplendere. Nel campo tecnico della magia, Wunjo, permette di armonizzare l'azione di due o più rune come di due o più esseri che, malgrado le loro differenze, si riuniranno con un obiettivo comune; essa permette che i nostri desideri vengano esauditi. Per la sua forma Wunjo è anche la runa-insegna, l'insegna del corvo di Odino, che mostra il cammino della gioia, non va dimenticata né trascurata.
Wunjo è il nostro bambino interiore, il risultato dell'unione e della riunione dentro di noi delle nostre parti separate, è il contatto con il nostro io. L'innocente, nel suo significato archetipo rappresenta lo spirito, l'essenza, l'energia, l'amore che prende forma nell'incontro tra elemento maschile e femminile, attraverso la vita.
Il dio Balder, figlio di Odino e Frigga, è chiamato il bello e infatti la sua bellezza è ineguagliata tra gli dei ha i capelli colo oro e gli occhi azzurri come il ciel, brilla di radiazioni dorate, dai suoi genitori ha ereditato la saggezza e l'amore per la natura, è un guaritore e pratica la medicina delle erbe.
Balder è l'incarnazione dell'innocenza più immacolata, dio della luce e della gioia, la sua presenza scaccia le tenebre, la sua parola porta salute, il suo sguardo è pieno di saggezza illuminata, tradito però dalla malvagità altrui, Loki in questo caso.
In tutte le culture e gruppi ci sono sempre state e sempre ci saranno figure sciamaniche che portano il peso dei mali del clan o del gruppo e funzionano come guaritori, qui è evidente la forte connessione tra Chirone e la chiamata sciamanica: è noto il tema del Capro Espiatorio, dell'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, è l'autosacrificio dell'eroe, da Prometeo a Odino.
Il principale compito della nostra vita consiste nel riscoprire in noi la più intima essenza di questo bambino interiore, capire di cosa ha bisogno, a cosa ha dovuto rinunciare e cosa desidera, quali sono le sue ferite, le sue paure, le sue insicurezze e prenderlo per mano , proteggerlo, guidarlo, e nel contempo lasciarci guidare da lui.