Le Rune KENAZ

 

Significato delle Rune KENAZ

Nome: Kenaz, Kusma, Cen, Kaun.

Suono: k

Senso simbolico: il fuoco padroneggiato, il fuoco della creazione, la cremazione funeraria/liberazione e anche l'infiammazione interiore.

Kenaz è la runa del fuoco, della luce controllata, del fanale, che, nelle diverse lingue, ha un significato che pare in contraddizione, ovvero quello di una illuminazione e quella di una malattia, ma non dimentichiamo che una runa in sé è neutra, né buona né cattiva. La torcia simboleggia la luce, più precisamente l'illuminazione, poiché rischiara subitamente un luogo buio, infatti questa runa, è collegata a quel processo.

Ma il fuoco può essere anche distruttore ed è ciò che rende l'etimologia legata alla ferita: può essere un fuoco interiore che consuma, un'impotenza a controllarsi che sfocia in malattia, ma anche in quel caso esiste un doppio aspetto, poiché quella stessa malattia, quell'incendio interiore può risvegliare e dare vita a un'illuminazione, se , lo si desidera, e si sarà liberi di usarla e di domarla per creare. Kenaz, infatti, rappresenta la creatività – i fabbri usavano la sua energia – e, nella tradizione nordica, la figura emblematica del fabbro è Wieland, la cui storia è per certi versi simile a quella di Efesto della tradizione greca, come la loro mutilazione – paragonabile all'iniziazione sciamanica che conferisce poteri – e la violenza carnale alla quale entrambi si abbandonano. Il fabbro è dunque un assistente essenziale degli Dei, è il grande mago, nel folklore è un personaggio temuto, patrono degli alchimisti poiché questi ultimi trasmutano i metalli per ottenere oro: quella trasmutazione è innanzitutto spirituale e si ricollega all'illuminazione evocata poco prima.

La quantità di energia racchiusa nella materia è immensa, prova a spiegarcelo Einstein con la sua formula E=mc2: osserviamo il fuoco, dove la legna poco a poco scompare, al suo posto c'è una fiamma guizzante, cangiante nel colore, che produce luce e calore e quella luce che si vedrà più avanti con Sowelo, il sole e Dagaz, il giorno luminoso, intanto ci abituiamo con Kenaz alla visione di Dio, imparando a purificarci dalle vecchie e dannose abitudini.
Ancora una volta il viaggio della vita riguarda solo ed esclusivamente noi, ogni esperienza ci permette di acquisire nuove informazioni per comprendere meglio il senso e la direzione della nostra vita, infatti, il senso del viaggio è la trasformazione, ed essa avviene attraverso successive identificazioni e disidentificazioni, in un continuo processo di morte e rinascita.
Cappuccetto rosso, che rappresenta il menarca ossia la prima rivelazione del femminile, incontra il lupo, il lato oscuro del maschile, per imparare cosa significa diventare donna: il lupo divora Cappuccetto Rosso, ma la bambina verrà estratta sana e salva dalla pancia del lupo ucciso dal cacciatore..Kenaz è il fuoco che distrugge una vecchia identità e ne costruisce una nuova.

Nella Cosmogonia Nordica l'esistenza inizia da uno stato iniziale di vuoto, il Ginnungagap, e attraverso una costante interazione tra fuoco e ghiaccio, elementi contrapposti ma complementari, nasce il cosmo e la vita, il Gigante Ymir e la Mucca Audhumla: il fuoco è sempre stato considerato come una forza ambivalente con connotati magici per il suo aspetto benefico e distruttore, fin dalla preistoria l'uomo cercò di controllarlo ricorrendo alla conca del fuoco, una forma di buca scavata nel terreno con la funzione di braciere, successivamente venne usato un braciere ottenuto attraverso un anello di pietre raccolte e accatastate intorno ad esso.

Il fuoco è un elemento dinamico e maschile in quanto genera trasformazioni, tende a purificare ogni cosa elevandola a un livello superiore, da esso scaturisce un energia che è la vita stessa, al punto che la morte è percepita come l'estinzione del fuoco, da qui l'importanza dei riti della conservazione del fuoco.
Surtr, il Nero, è nella mitologia norrena, un gigante del fuoco con la sua spada di fiamma, che sta a guardia di Muspellsheimr, l'ardente regno che si trova all'estremo sud del mondo , forse da qui si sono generate tutte le storie dell'inferno che la Chiesa ci ha propinato.


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