Significato delle Rune EIHWAZ
Nome: Eihwaz, Eihwas, Eoh, Iwhar.
Suono: ei
Senso Simbolico: Il tasso, l'albero della vita e di morte, asse del cosmo, Yggdrasill, asse di vita, centro.
Eihwaz simboleggia il Tasso, l'albero sempreverde, del rinnovamento, per l'Abecedarium Nordmannicum “il tasso è al centro di tutto”, e di fatti, nell'antico Futhark Eihwaz è la 13 runa, che condivide dunque la centralità con Jera. Ma il Tasso è soprattutto l'albero del mondo, un riflesso di Yggdrasill, secondo le tradizioni quell'asse cosmico è sia un frassino, sia una quercia che un tasso; è su un Tasso che Odino si sospende per scoprire le rune nella sua estasi sciamanica. Un professore di medicina dell'università di Greiz (Germania), il professore Kukowka, ha scoperto le stupefacenti proprietà allucinogene dei frutti del tasso: quando fa caldo sprigiona una tossina gassosa che provoca allucinazioni atte a creare un viaggio sciamanico in trance. Tutto quel simbolismo dimostra che si deve manipolare la runa Eihwaz con cautela, poiché permette la comunicazione tra i mondi, ma bisogna essere sufficientemente equilibrati per servirsene, poiché può portare verso i regni inferiori, e quel genere di esperienza richiede preparazione, in compenso è una runa utile per cominciare a guardare nel profondo di sé stessi durante il periodo che va da Samhain al solstizio d'inverno.
Eihwaz è legata al Dio arciere Ullr, dio arcaico della morte, simbolo ricollegato al segno del sagittario che, al più alto livello di coscienza, supera i propri istinti , le proprie pulsioni: il sagittario è un segno di fuoco, ma del fuoco più sottile, non come quello del capricorno, primitivo, istintuale. Questa è una runa di difesa, come simboleggiato dall'arco a un primo grado, e permette anche di ricordarsi delle proprie vite passate: aiuta ad ancorarsi, collegata alla spina dorsale, come Yggdrasill è la non sradicabile colonna vertebrale del multiverso.
Con Eihwaz possiamo portare alla consapevolezza il processo ciclico di morte e rinascita e comprendere che ogni volta che accettiamo la morte diventiamo un po' più vivi, ogni volta che ci arrendiamo di fronte alle forze preponderanti dell'universo diventiamo un po' più forti.
Questo è il profondo significato e valore di Eihwaz, la runa dell'iniziazione al viaggio sciamanico, dell'ingresso nel mistero della vita, il mito, il simbolo, il rituale, l'arte sono mezzi che ci aiutano ad ampliare l'angusta visione dell'Io, la coscienza egoica desidera la vita, la sicurezza, la ricchezza, il successo, l'amore, mentre per l'io ogni cosa deve avere un senso, deve seguire una logica razionale prevedibile e riproducibile.
Il linguaggio dello spirito appartiene all'emisfero destro del cervello, è paradossale, simbolico, metaforico, le informazioni non provengono più dall'esterno, dalla società e dagli altri, ma dall'interno del nostro essere, l'esperienza iniziatica richiede un radicale mutamento di prospettiva, occorre imparare a vedere e sentire in modo nuovo.
Con Jera abbiamo incontrato la nostra anima, ora con Eihwaz siamo chiamati a guarirla e per fare questo dobbiamo imparare a viaggiare tra i mondi, ma non in mondi al di fuori di noi bensì all'interno di noi stessi, quei mondi che noi stessi abbiamo creato negli eoni trascorsi a incarnarci, che hanno creato la struttura mentale che il simbolismo cerca di tradurre per la mente razionale; ma dobbiamo guarire la nostra anima realmente se vogliamo procedere nella crescita spirituale, altrimenti ci adorneremo soltanto di altre illusioni, credendo di aver raggiunto la “salvezza”, senza renderci conto che stiamo ancora annaspando in alto mare, magari pensando di poter guarire gli altri.
Le Rune sono le chiavi di accesso ai Nove Mondi, durante i nove giorni che Odino stette appeso al Yggdrasil gli furono consegnate una ad una, per questo lo sciamano deve morire e rinascere, per potere attraversare tutte le tappe che separano il mondo degli inferi da mondo superiore (non intesi negativamente o positivamente per questo, visto che tali aggettivi sono soltanto dei tranelli della mente razionale per descrivere un processo e cercare di catalogarlo, ma in verità esiste solo l'esistenza).
Eihwaz è collegata all'albero del Tasso (Taxus Baccata) simile al Cipresso, alto e dritto, assai longevo e resistente, detto anche albero della morte in quanto molto utilizzato presso i cimiteri, anticamente usato per produrre forti archi da guerra, altamente velenoso se la sua resina entra in circolo nel sangue.
L'albero è sempre simbolo dell'asse cosmico la cui funzione è quella di collegare i mondi, in questo caso la dimensione infera, ctoni della morte con quella superiore, celeste della resurrezione.