Il significato delle Rune DAGAZ
Nome: Dagaz, Dags, Daeg, Dagr.
Suono: d o th come nell'inglese “the”
Senso Simbolico: la luce del giorno, l'equilibrio fra la notte e il giorno, l'eterno ritorno differente.
Dagaz rappresenta la luce dell'alba e del crepuscolo, dunque è legata al rinnovamento e alla speranza l'alba e crepuscolo rappresentano il tempo sospeso i grandi risvegli sono preceduti da un crepuscolo, si pensi a quello degli Dei che precede il ritorno dell'Età dell'Oro.
In realtà “crepuscolo degli Dei” non è corretto poiché Ragnarok si traduce piuttosto con “Consumazione del destino delle potenze”. Quattro momenti caratterizzeranno quel momento: un inverno molto rigido, un incendio cosmico che distrugge il mondo, la scomparsa della Terra nell'oceano, l'inghiottimento del Sole da parte del Lupo Fenrir forse è la descrizione della fine del nostro sistema solare con la trasformazione in nana e poi in buco nero, ecco il lupo che divora tutto, che distruggerà il pianeta dopodiché rinascerà un mondo purificato.
Dagaz cela il segreto degli intervalli temporali, ed ha come funzione quella di impedire che si producano effetti nocivi o che entrino spiriti malefici, permette altresì l'invisibilità psichica.
Dagz è il nuovo giorno la nuova Era, contraddistinta da apertura verso il corpo, il benessere, la sessualità equilibrata, la natura, le relazioni, la comunicazione globale, l'ecologia, l'ambiente, il risparmio energetico.
Nella religiosità nordica il sistema valoriale è basato sulle cosiddette “Nove Nobili virtù”: coraggio, verità, onore, fedeltà, disciplina, ospitalità, industriosità, autostima e perseveranza.
Il percorso delle rune rispecchia fedelmente questi principi, che appartengono in maniera del tutto naturale al popolo indoeuropeo, è interessante notare anche qui una corrispondenza con la cultura vedica e in particolare con le quattro verità proclamate dal Buddha come viatico per l'illuminazione.
Gli dei Asi vivono in una terra chiamata Asaheim, posta sulla sommità del mondo, lì abitano la fortezza di Asgard dove, tra splendidi edifici e magnifici templi, vivono con le loro famiglie e i loro figli, dominando il mondo e sul destino degli esseri umani.
Ai confini di Asgard, nei pressi di Bifrost, tremula via, l'arcobaleno che collega la cittadina divina al mondo dei mortali si erge Himinbjorg, montagna del cielo, la residenza del guardiano che aveva il compito di vigilare sui possedimenti divini: Heimdall.
Gimlé dal norreno luogo al riparo del fuoco, è una costruzione divina, un santuario situato sul punto più alto di Asgard, descritto come un posto lucente, con il soffitto ricoperto di oro, ed è qui che l'umanità si rifugerà dopo il Ragnarok (la guerra tra caos e dei), quando il mondo verrà distrutto dal fuoco.