Uno studio francese forse ha trovato un sistema anti terremoto da poter applicare agli edifici in pericolo, gli studi sono in corso di opera.
terremoto protezione sismi
Ci sono diverse strategie per rendersi invisibili alle onde elettromagnetiche, basti pensare agli aerei stealth che sui radar non compaiono o restano per lo più celati alla vista dei controllori dei radar, ma nessun aveva mai pensato di applicare la stessa idea per le onde sismiche. Ci sta provando in questi periodi, sempre più interessati da terremoti distruttivi nel mondo, l'ingegnere francese Stéphane Brulé, sfruttando una tecnologia sviluppata negli anni '60 dalla Ménard, la ditta per cui lavora: il compattamento dinamico. In pratica pesanti dischi metallici vengono utilizzati per compattare il suolo modificandone le proprietà meccaniche, ad esempio come avverrebbe rendendo un terreno sabbioso adatto ad accogliere la massicciata di un treno. L'idea gli è venuta leggendo di un esperimento condotto nel 2006 da John Pendry, dell'Imperial College di Londra, nel quale si dimostrava che particolari superfici coperte di tacche poste a pochi millimetri le une dalle altre creavano un vero "mantello invisibile" alle microonde: i raggi venivano deviati senza essere nè riflessi nè assorbiti, quindi perché non applicare questo procedimento anche alle onde sismiche?
effetti terremoto
Usando un compattatore, una gru in grado di lasciare cadere ripetutamente sullo stesso punto una massa circolare da diciassette tonnellate, ha creato una griglia di depressioni cilindriche opportunamente spaziate in un terreno vicinoa Saint Priest, nel dipartimento del Rodano. Poi ha creato l'equivalente di un terremoto di quarto grado della scala Mercalli, lasciando cadere a poca distanza una massa da venti tonnellate: risultato? I rilevatori all'interno della zona protetta con il sistema in studio contro i terremoti, hanno registrato vibrazioni di molto inferiori a quelle che sarebbero state registrate senza l'ausilio del sistema anti terremoto. Potrebbe essere il primo passo per riuscire a mettere realmente in sicurezza gli edifici senza strane strutture spesso difficili da smaltire perché anti ecologiche, come travi e puntelli speciali o materiali di scarsa biodegradabilità, diminuendo anche le spese di intervento, anche se per ora il "trattamento anti terremoti" ha un costo piuttosto elevato per un privato di modeste possibilità economiche, ma la via è stata tracciata attendiamo ora gli sviluppi dello studio, sempre che le lobby collegate alla prevenzione dei terremoti e alla ricostruzione del dopo terremoto non "insabbino" - passatemi il gioco di parole - la faccenda non facendo sapere più nulla al pubblico.