Le ipotesi più accreditate sul pericolo eruzione riguardo alla caldera vulcanica di Yellowstone e le altre maggiori nel mondo, ciò che potrebbe accadere a breve
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I fenomeni geotermici della caldera vulcanica di Yellowstone presente negli Stati Uniti, come i "geysers" e le sorgenti termali, sono generati da una situazione magmatica sub geologica insolitamente alto per la storia recente degli ultimi millenni. Le eruzioni magmatiche di origine vulcanica che hanno generato la caldera sotto al terreno dello Yellostone furono di dimensioni gigantesche se rapportate a ciò a cui siamo normalmente abituati l'ultima di queste avvenuta 630.000 anni fa, "rigurgitò" 1000 chilometri cubici di cenere che vennero sparse al di sopra degli Stati Uniti occidentali. L'eruzione che ha formato la caldera 1.3 milioni di anni fa eruttò 280 chilometri cubici di piroclasti mentre quella di 2.1 milioni di anni fa raggiunse l'eccezionale volume di 2450 chilometri cubici di cenere. Queste insieme alla caldera di Toba a Sumatra sono le più grandi eruzioni vulcaniche quaternarie conosciute al mondo giunte fino a noi grazie alle tracce geologiche rinvenuti in sito. L'eruzione del 1980 del Mount St. Helens a confronto risulta essere una inezia infatti raggiunse appena 1.3 chilometri cubici di lava.
Le eruzioni vulcaniche più recenti a Yellowstone sono avvenute 70.000 anni fa mentre si cominciano a fare ipotesi di quando sarà la prossima poiché la camera magmatica sotterranea di Yellostone sta già dando segni di sovra pressione e prossima eruzione anche se non è giusto creare allarmismo senza avere prove inoppugnabili la cautela dice di parlare per tempo delle possibili conseguenze o pericoli che possano avverarsi nei prossimi tempi anche per iniziare a preparare l'umanità a qualcosa che ha dell'incredibile. Sotto il Parco di Yellowstone esiste un vero e proprio vulcano anche se non se ne vedono a occhio inesperto le caratteristiche classiche, che occupa un terzo dell'area del parco per la precisione un'area di 210 km quadrati, per farvi capire più o meno come la Valle d'Aosta. Il materiale che venne espulso dall'esplosione vulcanica del Saint Helens nel 1980 se confrontata con quello a cui dovremmo prepararci nel caso di uno Yellostone explosion sarebbe di circa un millesimo di differenza e la cosa preoccupa non poco sia le persone che vivono nelle vicinanze del Parco americano sia a tutte le altre civiltà che comunque si troverebbero ad essere interessate dalle nubi di cenere che ne verrebbero scaturite, in confronto con ciò che l'uomo può provocare con le sue abitudini inquinanti non hanno il minimo interesse se confrontate con un possibile caso del genere.
E questo è ciò a cui sono arrivati scienziati inglesi che hanno studiato il caso, pubblicato dalla BBC a riguardo della pprobabile eruzione di uno dei più grandi vulcani al mondo che vengono monitorati continuamente, come quello dello Yellostone in America. Sembra che ogni 600.000 anni circa il vulcano e la sua caldera eruttino i loro gas piroclastici ma da riscontri effettuati sembrerebbe essere in ritardo già da un pò infatti non si presenta una eruzione da 640.000 anni cosa che fa pensare a una prossima esibizione della natura. Pur avendo previsto una eruzione per il 2074 dello Yellostone gli scienziati non possono assicurare al 100% che abbiano ragione o che realmente andrà così ma in ogni caso, sia che si verifichi per la data in questione o prima, le conseguenze per la Terra e l'umanità intera sarebbero inenarrabili poiché il fatto produrrebbe una energia pari a quella scaturita da un impatto con una cometa o un asteroide!! Lo Yellostone non è l'unico supervulcano atipico presente sul nostro pianeta ma ad esempio ce n'è uno anche in California e si chiama Pacific Rim, mentre un altro è nelle vicinanze di Napoli in Italia e porta il nome di Campi Flegrei.
Nel caso che il vulcano dello Yellostone o un suo simile esplodessero per l'umanità significherebbero solo una cosa: un inverno nucleare poiché grazie all'eruzione verrebbero estroflessi e lanciati nell'atmosfera chilometri cubi di roccia, polveri, ceneri, e materiali sulfurei che farebbero da scudo alla luce solare creando un abbassamento repentino delle temperature su tutto il globo con le conseguenze di morte che ne conseguirebbero. Dalle ricerche effettuate, l'eruzione avvenuta 74.000 anni fa a Toba, Sumatra, fece scendere la temperatura mondiale di quasi 5 gradi, cosa sufficiente per far estinguere una specie animale: negli ultimi anni l'attività sismica sotto lo Yellostone è andata sempre più intensificandosi con innalzamento dello strato di terra che copre la caldera esattamente come quando si preparano i pop corn in quei piatti di alluminio mettendoli nel forno a microonde, tant'è che il lago presente nel parco ha inondato luoghi prima sciutti. A parte queste "belle" notizie, c'è già una società americana che sta facendo soldi a palate vendendo un rifugio a basso prezzo a chi ha paura di questi possibili riscontri futuri sia derivati da esplosioni vulcaniche che da meteoriti o guerre di vario genere: si presenta come un rifugio per ogni occasione questo il prodotto di maggior rilievo della Atlas Survival Shelter, un'azienda specializzata appunto nella produzione di rifugi d'emergenza. Le strutture misurano 30 metri quadrati e possono essere sepolte nel terreno a 6 metri di profondità. A detta dei costruttori questi rifugi sarebbero in grado di resistere a eventi atmosferici estremi, bombardamenti, disastri chimici, biologici e nucleari.
Possono accogliere al massimo quattro persone sono dotati di porte anti esplosione, sistema di filtraggio dell'aria e magazzino sotterraneo mentre il costo della versione più attrezzata è intorno ai 46.000 euro prezzo buono pensando che un rifugio ad esempio costruito dalle ditte svizzere che di sicuro in fatto di sicurezza e salvezza ne sanno molto di più si può tranquillamente aggirare sul milione di euro. Volendo, c'è anche l'opzione minimal ovvero senza arredamento al costo di 28mila euro. Si dovrebbe pensare però che attualmente l'Atlas Survival Shelter ha un secondo mercato per i suoi rifugi: cacciatori di cervi e avventurieri, o semplicemente gente un po' stramba che cerca una sistemazione bizzarra fuori dal normale, anche per distinguersi. Sempre negli Usa, una company ha costruito e venduto in Kansas interi condomini a prova di giudizio universale, inglobati dentro ex silos missilistici. In questo caso i previdenti inquilini hanno addirittura accesso a una piscina, a un cinema e ad una cascina al coperto anche se una suite del genere costa la bellezza di 7 milioni di dollari.