Tecnica Buddha Vajarasattva

 

TECNICA Meditativa DI BUDDHA VAJRASATTVA


Come prima cosa, si calma la mente per accedere alla natura più profonda di noi stessi, generando quindi un sincero desiderio di purificazione, contemplando tutte le azioni negative accumulate, nella consapevolezza dei debiti e del bagaglio Karmico di cui occorre purificarsi. I preliminari che comportano l'espressione di una rinuncia vanno praticati quotidianamente per un certo periodo di tempo fino a raggiungere le 100.000 ripetizioni e comprendono quattro pratiche fondamentali.

Il primo preliminare consiste nel prendere rifugio presso i Tre Gioielli, Il Buddha il Dharma e il Sangha, che emanano dal lama o guru. E' bene definire il periodo di tempo entro cui arrivare a ripetere le centomila volte la preghiera del rifugio, che recita:

NAMO GURUBHAY, NAMO BUDDHAYA,
NAMO DHARMAYA, NAMO SANGHAYA.

Il secondo preliminare consiste nel compiere centomila prostrazioni complete a tutti i buddha delle dieci direzioni.
Il terzo preliminare consiste nel compiere le offerte del mandala ai Buddha delle dieci direzioni, anche in questo caso è bene porsi l'obiettivo di compierne 100000. Il quarto preliminare è la purificazione della mente che richiede tempo e impegno poiché consiste nella potente pratica di Vajrasattva. Per completare tutti i preliminare è consigliabile andare in ritiro in modo tale da eseguire tutte le centomila ripetizioni del mantra di Vajrasattva.

Il praticante visualizza Vajrasattva assiso su un fiore bianco di loto, su un disco lunare sopra la propria testa: egli è bianco, luminoso e indossa begli indumenti e monili. Con la mano destra regge il vajra all'altezza del cuore, mentre con la sinistra regge una campanella all'altezza del fianco.

Al livello del suo cuore, su un disco lunare, è la sillaba seme Hum, mentre tutto intorno all'immagine corrono in senso orario le cento sillabe del mantra. Dalla sillaba Hum del suo cuore la luce irradia in ogni direzione, invocando i Buddha  affinché concedano la propria benedizione. I raggi di luce bianca e nettare sono quindi assorbiti dall'Hum e le lettere del mantra dal cuore di Vajrasattva: ne colmano interamente il corpo esaltando la sua magnificenza, quindi il praticante recita quanto segue.

OM VAJRASATTVA SAMAYA MANU PALAYA
VAJRASATTVA DENOPA TITA, DIDO MAY BHAWA,
SUTOKAYO MAY BHAWA, SUPO KAYO MAY BHAWA,
ANU RAKTO MAY BHAWA

SARWA SIDDHI MAY PRAYATSA,
SARWA KARMA SU TSA MAY
TSITAM SHRIYAM KURU HUM, HA HA HA HA HO
BHAGAWAN SARWA TATAGATA
VAJRA MA MAY MUNTSA
VAJRA BHAWA, MAHA SAMAYA SATTVA
AH HUM PEY

Se si ha poco tempo si può recitare per ventuno volte il mantra breve – OM VAJRASATTVA HUM – e nel recitare l'uno o l'altro si visualizza il flusso di luce e nettare che purifica il corpo da negatività, oscuramenti e ostruzioni.

 

Questo sito utilizza solo cookie tecnici necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy, nel rispetto della tua privacy (EU GDPR)