Vergine Astrologia
Vergine personalità e caratteristiche del segno
Quando si nomina il segno della Vergine le parole che vengono usate con più regolarità sono: ordine, metodo, disciplina e organizzazione e, forse per questo, l’immaginario collettivo percepisce questo segno come un po’ “noioso”, interessato “al più piccolo di sé”. Così, a differenza di altri segni che vengono considerati “bellissimi”, la Vergine ha una fama poco eclatante e i nativi, anziché essere orgogliosi di appartenervi, generalmente dichiarano a malincuore di essere nati sotto quel segno, quasi fosse un “difetto”.
Desidero innanzitutto sfatare questo errato modo di pensare partendo da due presupposti semplicissimi: il primo è che l’astrologia si avvale di 12 segni che sono ARCHETIPI, modelli o principi primi che rappresentano tipi di energia assolutamente necessari in quanto nell’insieme rappresentano tutto ciò che esiste nell’universo; il secondo è che i segni zodiacali rappresentano anche 12 stadi evolutivi attraverso cui si deve passare e che sono necessari e utili e assolutamente non classificabili dentro a termini come “bello – brutto oppure positivo – negativo” che sono categorie e valutazioni della mente.
Chi nasce sotto questo segno ha il compito di organizzare tutto ciò che è stato costruito e strutturato nei 5 segni precedenti, scoprendone la funzione, cercando di far in modo che cose diverse tra loro, riescano a “funzionare insieme” e, nel termine “funzione”, la Vergine fa entrare tutto, dal motore, all’organizzazione del corpo umano fino ad arrivare all’organizzazione della società e del mondo in cui si vive. Tutto ciò è legato al fatto che l’IO, nel segno della Vergine, si trova a dover organizzare tutte le funzioni che sono state via via distinte nel percorso evolutivo dell’infanzia, le deve gestire, conservare e farle relazionare tra loro, integrando ciò che serve ed escludendo ciò che non serve.
La parola d’ordine del segno della Vergine è “discriminare” come vuole il suo pianeta Mercurio che qui diventa attento, critico, selezionante; perde molto sotto il profilo della comunicazione con l’esterno ed acquisisce invece una grande capacità di capire come una cosa può funzionare con un’altra, trovando e superando le difficoltà che potrebbero impedire l’integrazione. Se vediamo la Vergine sotto il profilo psicologico allora ci accorgiamo che questo segno ha il compito di mettere insieme corpo e psiche e di trovare un loro accomodamento in quanto, uno squilibrio di queste due parti crea un grande “problema di funzionamento”.
Come in ogni segno Mercuriale, anche qui Hermes deve permettere che vi sia una “relazione” e, proprio da questa dipenderà il benessere dei suoi nativi. L’IO infatti giunge a questo segno con un fortissimo senso di separazione e di frammentazione e, prima di affrontare il segno successivo che, con un giro di boa, consentirà di intraprendere il cammino verso la tanto sognata l’unità, dovrà imparare a mettere insieme, a permettere a tutte le sue funzioni di riconoscersi e di lavorare braccio a braccio prendendo al tempo stesso in considerazione anche i bisogni che giungono dall’esterno e dal mondo in cui si vive.
Dopo la fase di unicità e di specialità leonina, la Vergine pone la domanda: “ma tu, sei veramente unico e speciale; non più di quanto lo sono gli altri?” per cui devi riconoscere i tuoi limiti e trovare un accomodamento per poter convivere con il mondo esterno e con le esigenze degli altri. Prima di arrivare al concetto di “giustizia distributiva” della Bilancia, la Vergine impone delle regole di civile convivenza e fa in modo che persone diverse possano “convivere civilmente” evitando che vi siano esclusioni e sbilanciamenti troppo forti, dettando delle regole che possano andare bene, se non altro per la maggior parte delle persone.
La Vergine sottolinea i punti di uguaglianza e trova la via di mezzo tra gli estremi e detta linee guida del tipo “questo dovete rispettarlo tutti poiché la società ha le sue esigenze e le sue necessità e tutti devono fare la loro parte. Ognuno ha il suo limite oltre il quale intacca quello degli altri”. La Vergine è attenta sia a ciò che accade fuori sia a ciò che accade dentro; sente la distinzione e la lacerazione tra i bisogni collettivi (di ordine, di civiltà e di rispetto di alcuni canoni comuni a tutti) e quelli individuali (di essere diversi e di distinguersi) e, in questo segno, tutto si esaspera perché l’Io sa che per essere rassicurato deve avere un riconoscimento dall’esterno e che questo potrà giungere solo se vi sarà una integrazione e se rispetterà quello che la società riconosce ed accetta.
Il compito di questo segno è dunque quello di trovare un allineamento possibile tra queste due parti in modo da sentirsi “integrato nel gruppo” poiché l’Io – ancora debole e frammentato - sente il bisogno di sentirsi accettato dentro ad un senso di normalità ma, contemporaneamente, vuole anche essere “uno in sé stesso” in tutto rispondente alle esigenze personali. I nati sotto il segno della Vergine sono in continua osservazione e ricercano un allineamento tra l’interno e l’esterno e cercano di vivere al meglio in una situazione in cui il rispetto delle regole sociali e delle norme che regolano la vita collettiva non vadano ad intaccare troppo l’individualità e i bisogni personali.
Per questa ragione, l’ATTENZIONE è la qualità principale a cui si associa una mente organizzata, capace di classificare e fare paragoni in modo da vedere in qualunque momento se tutti gli ingranaggi del sistema funzionano, o se qualcosa va “fuori regime” e crea problemi e disintegrazione.
La Vergine sa che solo se le due cose riescono a funzionare bene in modo integrato ci saranno possibilità di sopravvivenza, perché è perfettamente consapevole che “la parte serve al tutto esattamente come il tutto serve alla parte”; sa che le regole sono fondamentali proprio perché è conscia che esiste la “diversità” ma che la stessa è fonte di grandi guai, almeno fino a quando l’uomo non avrà raggiunto la maturità per riconoscere veramente l’altro e una responsabilità che gli consenta di farsi carico delle proprie azioni. Fino ad allora la convivenza deve essere garantita attraverso l’“autorità esterna” che si incarica di far funzionare tutto attraverso regole che vengono dettate dalla società.
La Vergine è il sesto segno e appartiene all’area “sotto l’orizzonte” e il suo compito è quello di consentire alla società di funzionare, di fare in modo che le necessità minime di tutti vengano in qualche modo rispettate e garantite e sa che per ottenere questo deve pretendere da tutti il rispetto dei doveri, dei limiti perché è cosciente del fatto che l’uomo prima di diventare un “essere sociale” deve apprendere le regole fondamentali della “convivenza civile” che, in questo segno, viene portata avanti attraverso un sistema di premio-punizione.
Se sei integrato e dai un tuo contributo – dice la Vergine – hai tutto ciò di cui hai bisogno e la società in qualche modo provvede a te e alla tue esigenze personali. Quando la Vergine riesce a far combaciare i bisogni personali con le esigenze esterne riesce ad essere INTEGRA, ovvero ha un senso profondo di SALUTE interna che le deriva dal sapere di collaborare alla salute della comunità, pur restando fedele a sé stessa, ai suoi principi e ai suoi valori. La Vergine è sempre in profonda relazione con il Sistema corporeo; è un segno di Terra e rappresenta il giusto rapporto tra l’unità e la parte. Il corpo è un’unità che si compone di milioni di particelle diverse che lavorano tutte per sé ma al tempo stesso servono anche un progetto più grande e globale.
Se un organo smette di fare la sua funzione, la salute globale viene meno: il compito della Vergine è di vigilare affinché ognuno faccia la sua parte perché essa è essenziale per l’unità: il singolo individuo è infatti parte integrante del mondo in cui vive; se non fa la sua parte e non dà il suo contributo, l’intero mondo soffrirà. Le qualità della Vergine sono infatti il controllo, la discriminazione la capacità di vedere ogni singola parte e di cercare di metterla in relazione con le altre; vi sono poi anche il desiderio di perfezione, la discrezione e l’intelligenza acuta e critica.
L ’ombra della Vergine sta nel “controllo” che nasce dalla paura di essere esclusa, di non essere integrata; questo spesso produce un’esasperazione del senso di perfezione che diventa “perfezionismo, pignoleria e meticolosità”, difetti che la rendono stressata e assolutamente incapace di fidarsi degli altri, proprio perché non si fida di sé. Quando non funziona bene e non si sente integrata la Vergine diventa instabile e nevrotica; si aggrappa a maniacalità e ritualizzazioni che illusoriamente coprono le insicurezze. Questo accade soprattutto quando si adegua troppo all’esterno e poi SOMATIZZA proprio perché il corpo si incarica di mostrare “dove è disallineata e disarmonica” e dove, quindi, deve lavorare per riappropriarsi della salute e dell’integrità.