Leone Astrologia
Leone personalià e caratteristiche del segno
Il segno del Leone è il secondo dell’elemento Fuoco ed è quello che, ospitando il nostro Luminare, rappresenta la seconda tappa che la personalità deve fare passando da uno stato indifferenziato ad una vera e propria identità in grado di esprimersi e di creare. Questo privilegio fa sì che sia un segno particolarmente brillante e luminoso perché, in un certo contiene qualcosa che dovrà poi donare e condividere con tutti gli altri segni che, attraverso il simbolo del Sole riceveranno l’energia vitale e il daimon dell’identità.
E’ il segno che racchiude il massimo dell’energia vitale che si trova già concentrata e direzionata in modo da poter sprigionare la sua luce diffondendo la chiarezza del giorno che ha la forza di elevarsi al di sopra della notte rendendo tutto visibile senza l’ambiguità contenuta nelle ombre notturne che si alimentano dell’imperfetta possibilità di visione. E’ Elio, il bellissimo Dio greco che al mattino esce con la sua quadriga e, galoppando in cielo da est verso ovest, porta vita, calore e luce a tutta la Terra.
La luce che viene diffusa dai raggi solari è vitale e tranquillizzante e, al suo apparire all’alba, fornisce all’uomo il ritmo sonno veglia unitamente alla rassicurazione di un eterno presente in cui nulla potrà minacciare o contaminare l’esistenza, almeno fino a quando la luce perdura. E’ questo che ha fatto sì che l’uomo fin dall’antichità associasse la Luce solare alla coscienza e che intuisse, nel su continuo salire e scendere nel cielo, la possibilità di sconfiggere definitivamente l’ombra. Infatti molti miti solari si incentrano proprio sulla battaglia che simbolicamente avviene ogni giorno allorché, con il sopraggiungere del tramonto, il Sole viene temporaneamente ingoiato da un oscuro pesce con cui si dibatte per alcune ore prima di riapparire trionfante all’alba successiva.
Per il segno del Leone il buio non può e non deve esistere; i nativi, si inquietano a contatto con l’oscurità e, nel tentativo di sconfiggere questo stato, vivono con particolare enfasi la notte, esorcizzando nel movimento e nell’attività le ataviche paure che si nascondono nella loro psiche che, inconsciamente, è conscia che nel buio il calore la vita si dileguerebbe rapidamente. Infatti, così come l’alba rischiara la Terra, i nativi sanno che la coscienza può rischiarare ogni singola vita umana permettendo un contatto con l’Assoluto.
Se nel Sole l’uomo ha potuto trovare il senso dell’immutabilità e della stabilità condividendo con esso il senso di eternità, il segno del Leone che ospita il nostro Luminare si nutre in modo privilegiato di queste prerogative comportandosi con estrema sicurezza, come se il tempo gli appartenesse senza doversi affannare per rincorrerlo o fermarlo. Il segno del segno Leone ha poi un rapporto molto forte con l’unicità e la specialità poiché sa che riflette qualcosa di chi lo ha creato e che ognuno coglie la luce solare in modo diverso da ogni altro individuo, per cui è conscio che il suo Sole individuale metterà in risalto specifiche qualità e caratteristiche che, naturalmente, saranno irripetibili.
Per questo la forza dell’Io (identità) nel segno del Leone è particolarmente visibile e forte e richiede ai suoi nativi di essere all’altezza della purezza e chiarezza che arriva attraverso il Sole, simbolo della manifestazione dell’Assoluto sulla Terra un tempo sintetizzata nell’immagine del Re che incarnava qualità come la grandiosità, la magnanimità, la bontà e l’equità; il Re nei miti era perfettamente identificato nell’immagine del Dio Sole e doveva illuminare e dirigere il suo popolo come un faro nella notte facendo da tramite o ponte (pontefice) tra il Divino e l’umano. Ancora oggi ai nobili viene attribuito il “sangue blu” a testimonianza di un antico retaggio mitico in cui si riteneva che i sovrani avessero il loro sangue colorato di blu poiché nelle loro vene scorreva la luce spirituale che loro erano chiamati a diffondere sulla Terra.
Al segno del Leone si associa simbolicamente l’organo del cuore concepito nell’antichità come il centro dell’essere; quel centro da cui parte l’energia vitale (sangue) che, da un punto di vista psicologico è in analogia con l’amore e il sentimento, energie che se vengono irradiate dal centro a tutta la psiche, permettono agli uomini di mettersi in relazione con tutte le loro parti raggiungendo così una piena consapevolezza. Il cuore è il punto da cui tutto parte e a cui tutto deve ritornare e, in questo vediamo una perfetta analogia con la funzione dell’Io che deve collegarsi a tutte le altre funzioni psichiche in modo da diventare il punto di riferimento dell’intera identità, una sorta di “stanza dei bottoni”.
Così come questo segno nel dare ospitalità al luminare diurno ha ricevuto qualcosa di più degli altri, il Leone dovrà però essere un punto di riferimento non solo per sé ma anche per gli altri, compito particolarmente importante che ogni Leone deve assolvere ed incarnare trovando un modo per essere all’altezza di ciò che il suo progetto richiede e, quando non ce la fa e non riesce ad attingere alla luminosità e all’amore, l’ombra sembra colpirlo in modo anche più pesante degli altri segni: così, anziché viaggiare orgoglioso della Luce che si sprigiona dalla sua essenza eroica e nobile ed essere un punto di riferimento anche per gli altri, finisce per perdere contatto con il suo cuore e scivola con facilità dentro l’ombra di una falsa personalità senza coraggio e nobiltà, bisognosa di trovare all’esterno e nella luce degli altri, un pallido ritratto di sé.
Per questo motivo ogni Leone deve cercare di tirar fuori il leader che esiste dentro di lui senza ricorrere a mezzi esterni che, nel caso gli toglierebbero luce ed energia; la nobiltà il vero Leone la ottiene facendo donazione di sé. Deve dunque diventare un essere che, avendo ottenuto in dono la luce divina non potrà attingere dagli altri ma dovrà imparare a concentrarla per poi irradiarla all’esterno; in caso contrario si inaridirà e il suo cuore pian piano si scollegherà esattamente come accadrebbe se il Sole smettesse di emanare luce e calore e pretendesse di attingesse tutto ciò dai pianeti del suo sistema solare mandando al collasso l’intero sistema. Se invece contatterà la sua parte eroica, il Leone sarà un modello per tutti e, come il Sole, brillerà e sarà un vero esempio.