Gemelli Astrologia
Gemelli segno zodiacale personalità e caratteristiche
Il segno dei Gemelli è il primo appartenente all’elemento aria che si incontra nella sfera zodiacale. L ’aria ha il compito di condurre le informazioni, di scambiare, di comunicare: ha a che fare con il piccolo folletto Hermes che era sempre pronto a fare due chiacchiere e a divertirsi nello scoprire qualcosa di nuovo e nel fare da messaggero al grande Zeus.
Per fare la sua funzione il segno dei Gemelli è dotato di verve, di intelligenza rapida, di umorismo e gusto del divertimento, di curiosità e abilità di parola; è veloce nella percezione e nella risposta, ha un particolare gusto per il giocherellare con le idee ed è facile al cambiamento in quanto è attratto continuamente da ciò che gli si muove attorno, pronto a cogliere ogni opportunità. La tematica di fondo da comprendere è che questo segno è legato al mondo della percezione: non c’è una grande capacità di approfondimento in quanto questo richiede una struttura interiore che ancora non è presente.
Questo fa si che un Gemelli sia dotato di grandissime antenne che captano tutto ciò che si muove nell’aria e che debba cogliere quante più cose possibili, tuttavia, è difficile che sia poi interessato all’approfondimento e all’elaborazione dei contenuti. E’ sostanzialmente un segno da “toccata e fuga”. C‘è una leggerezza che accompagna i suoi movimenti e la sua mente e tutto viene contattato e percepito, ma il compito dell’elaborazione vera e dell’immagazzinamento spetterà ad altri segni. I Gemelli simboleggiano le “sinapsi” che, nel sistema nervoso, sono quelle piccole parti che permettono di condurre i messaggi informativi dall’interno vero l’esterno e viceversa, dall’esterno all’interno.
I nati sotto il segno dei Gemelli sono estremamente percettivi e discriminanti e sanno portare dentro moltissime informazioni e, il loro compito è quello di organizzarle in files, formando così memorie che possano essere richiamate; sicuramente la capacità di ordinare le cose all’interno appartiene a MERCURIO che è il signore sia dei Gemelli che della Vergine: insieme gestiscono la mente come un vero e proprio programma operativo di un computer.
Il compito dei Gemelli è dunque percepire, portare dentro informazioni comunicandole ad altre persone al fine di creare un vero e proprio scambio che consenta di mettere in relazione cose e parti che sembrerebbero non avere nulla in comune; tutto ciò lo fanno in modo brillante, rapido e intelligente non stando mai fermi ma cercando qua e là qualcosa di nuovo da vedere, sentire, portare dentro e, successivamente, trasmettere.
E potete crederci perché un gemelli assomiglia ad un rapido furetto brillante e dinamico, sempre attento, ironico e furbetto; un piccolo scugnizzo dalla grande prontezza e dagli occhietti che ridono e che si muovono alla ricerca di qualcosa di nuovo in cui curiosare. Certo questo fa anche di loro soggetti facili alla noia e all’insofferenza: quando hanno visto e sfiorate le cose faticano a restarci dentro e desiderano subito qualcosa di diverso. Questo tratto della loro psiche a lungo andare può diventare un limite che impedisce di fare esperienza e di trattenere ciò che serve ed è utile.
Un altro pezzo di ombra del segno sta nella difficoltà di mettere insieme le sue due parti, quella emotiva e quella razionale; loro sono strettamente collegati alla parte sinistra del cervello e si fidano ciecamente della mente e, pertanto, prendono in considerazione solamente ciò che è visibile, toccabile e verificabile: infatti, la percezione di cui si avvalgono è quella sensoriale responsabile del cosiddetto “senso di realtà”. Come nel mito di Castore e Polluce che non potevano mai trovarsi nella stessa dimensione e dovevano tenersi costantemente informati, anche i Gemelli rischiano di non mettere insieme le loro due parti e questa è la grande sfida del segno: diventare completi, riunire, creare ponti che permettano alla parte istintiva ed emotiva di relazionare con quella intellettiva; in questo modo non saranno solo in grado di percepire, ma anche di valutare e di fare tesoro delle loro esperienze.
Riunendo le parti saranno anche in grado di vivere le esperienze col cuore e non solo nella testa. In caso contrario resteranno degli eterni ragazzi incapaci di crescere e di contattare sé stessi in profondità e, una volta diventati adulti avranno la sensazione di essere spiazzati: non più adolescenti, ma al tempo stesso mai cresciuti e maturi.
Loro devono mantenere un contatto con il “bambino divino” che hanno all’interno che permette di non invecchiare in senso psicologico perché sono in continuo movimento e sempre disposti a fare nuove esperienze: è il segno più legato a Peter Pan, capace di mantenere quei tratti fantastici della giovinezza che sono la mobilità e il non dare nulla per scontato; questo è tuttavia molto diverso dall’aspirazione a rimanere giovani nel corpo che a volte accompagna i nativi a lungo nel tempo, creando grandi frustrazioni quando si rendono conto che questa è una grande illusione.